Articoli di Giovanni Papini

1955


in "Schegge":
Rivoluzioni copernicane
Pubblicato in: Il nuovo Corriere della Sera, anno LXXX, fasc. 20, p. 3
Data: 23 gennaio 1955


pag. 3




   Nelle moderne società degli intelletti sapienti sono avvenute. negli ultimi secoli, parecchie ri¬voluzioni che si usa chiama¬re a copernicane » dal nome di colui che annunziò e preparò la prima, cioè quella che depose la terra dal suo trono al centro del mondo e pose al suo. posto il sole. Pcrchè queste rivoluzio¬ni consistono in un rovescia¬mento o capovolgimento di rap¬porti tradizionali o convenzio¬nali, come sarebbe. ad esempio, mettere il figlio al posto del pa¬dre e il servitore al di sopra del padrone. La seconda di queste rivolu¬zioni, dopo quella di Copernico. è attribuita a Kant il quale ro-vesciò l'antico rapporto tra l'es¬sere e il conoscere, sostenendo che ra priori del pensiero de-termina le forme stesse di quel ch'è per noi la realtà. Un'ahra rivoluzione fu com¬piuta dalla sinistra hegeliana — Feuerbach. Strauss, Stirner —che si propose di sostituire l'uo¬mo a Dio. cioè 1' uomo come creatore di Dio e come vero pa¬drone dell'universo. Questa ri¬voluzione ebbe conio principale effetto la rivoluzione marxista secondo la quale le creazioni spi¬rituali. che prima di Marx ap¬parivano cause prime c superio¬ri, divennero, nella teoria del materialismo storico. figlie cadet¬te dei fenomeni economici. Quasi al medesimo tempo trionfò la rivoluzione darwinia¬na, che fu pure una clamorosa destituzione perchè strappò l'uo¬mo dal suo soglio quasi divino per farne il fortunato pronipo¬te di innumerevoli generazioni di animali inferiori. Una rivoluzione dello stesso stile può essere considerato l'e¬sistenzialismo il quale, contro il culto esclusivo del concetto universale. proprio della filoso¬fia di tutti i tempi e che ebbe il suo culmine nel panlogismo di Hegel, affermò il primato del¬l'io individuale e concreto, cioè della persona singola contro la idea astratta. Rivoluzione copernicana può esser considerata anche il pedo-centrismo proclamato dalla pe¬dagogia di Dewey, sulle orme di Rousseau e che pone il fan¬ciullo al posto del maestro co¬me protagonista e motore della scuola. Anche Freud fu consi¬derato iniziatore di un'altra ri¬voluzione copernicana perchè. contro l'egemonia della coscien¬za chiara e distinta della psi¬cologia classica, rivendicò l'im¬portanza decisiva del suhco¬scente nella natura e nella con¬dotta dell'uomo. Rivoluzione copernicana può essere giudicata anche la ciber¬netica di Wicner, secondo la quale l'orgoglioso spirito uma¬no. che fu creduto di origine divina. può essere imitato e per-fino, in certe attività, superato da artifici puramente fisici. qua¬li si vedono ed operano nei cer¬velli elettronici. L' ultima di queste rivoluzioni. almeno per ora, è quella che va sotto il nome di Einstcin perchè questi. nella sua prima teoria della re¬latività, rovesciò il mito della realtà fissa e costante e intro¬dusse nella scienza il punto di vista dell'osservatore. cioè della sua posizione nello spazio e del¬la sua velocità di moto durante l'osservazione. Su queste rivoluzioni. riuscite o fallite che siano, si potreb¬bero stendere molti codicilli di commenti c di glosse. ma io mi contenterò di accennare a due soli. Il primo è che tra gli au-tori di questi capovolgimenti non v'è un solo uomo di ori¬gine latina c mediterranea: si tratta sempre di gente del Nord di stirpe germanica oppure di origine orientale. Si deve de-durre da questo fatto che i la¬tini sono meno arditi, ma più saggi dei nordici? il secondo codicillo e il più importante è chc alcune di quelle rivoluzioni umiliano l'uo¬mo mentre altre lo esaltano e lo innalzano al di sopra della stessa divinità. Il che significa che nell' essere umano, anche scienziato, sono sempre coesi¬stenti i due postulati opposti: quello cristiano c quello tita¬nico.
   Potrò mai rivedere ancora una volta, prima del mio ultimo sole. un anfiteatro così colmo di chiarità bionda, di verdore odoroso, di scintillamento gemmato, di esultanza meridiana?


◄ Indice 1955
◄ Corriere della Sera
◄ Cronologia